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Licopene, colore della salute ecco perchè

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Il licopene colore della salute

 di Cristina Burlone

Licopene un colorante che fa bene, cos’è:

Il licopene è un colorante naturale presente in alimenti di origine vegetale. Appartiene al gruppo dei carotenoidi, un insieme di pigmenti di colore giallo-violetto molto diffusi in natura.
L’interesse per il licopene è dovuto alle sue spiccate proprietà antiossidanti. Questa caratteristica lo rende particolarmente utile nel combattere l’invecchiamento, le malattie cardiovascolari e persino alcune forme tumorali.

DOVE SI TROVA IL LICOPENE?

Considerando il contenuto di licopene nei vari cibi, il pomodoro è sicuramente l’alimento principe (da 3 a 40 mg/kg di prodotto fresco). Altre fonti sono rappresentate da vegetali come pompelmo rosa, arance rosse, carote, albicocche e cocomeri.
Al contrario di molte vitamine e minerali l’assorbimento del licopene aumenta all’aumentare della temperatura.

Altri fattori come il grado di maturazione e l’ambiente in cui il pomodoro viene coltivato influenzano in modo significativo la presenza della sostanza nel frutto.

Salse, succhi e ketchup sono quindi una fonte migliore rispetto al pomodoro fresco perchè la sostanza è in maggior concentrazione.
Inoltre, considerata la sua elevata lipofilicità (capacità di legarsi ai grassi), il licopene viene assorbito più facilmente in presenza di lipidi, grazie allo stimolo sulla produzione dei sali biliari.

Come aumentare le scorte di licopene:

Alla luce di questo, il massimo assorbimento di licopene si ha ad es. consumando una pizza: con pomodorini maturi, salsa di pomodoro, mozzarella e olio di oliva.

Al contrario mangiando una bella insalata con pomodori verdi l’assorbimento di licopene sarà inferiore.
Il metodo per valutare la presenza di questa sostanza in un frutto è di osservarne la colorazione: tanto più questa si avvicina al rosso intenso e tanto maggiore sarà il contenuto in licopene.
Una volta assorbito, a livello intestinale il licopene viene depositato nelle ghiandole surrenali, nel fegato, nei testicoli, nella mammella e nella prostata, formando vere e proprie scorte necessarie per fronteggiare eventuali carenze.

Piante ricche di licopene:

nel proprio orto o terrazzo non dovrebbero mancare: pomodori, Goumi del Giappone, peperoncini, senape rossa ecc…

Di Cristina Burlone

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Goumi del Giappone frutto proteico e salutistico

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Goumi del Giappone il frutto proteico

 di Cristina Burlone

Goumi cos’è?

Il Goumi è un arbusto, con piccoli frutti rossi, che una volta raccolti sono facilmente conservabili per un paio di settimane e vengono di solito consumati freschi, ma sono ottimi anche per marmellate.

Un cespuglio che cresce facilmente nei climi di tutta Italia, è una pianta rustica che non necessita di particolari cure o terreni e produce grandi quantità di frutti ricchi di salute.

Goumi, contenuti salutistici:

Ricchi di vitamina C, hanno una rilevante quantità di zuccheri con 5% di proteine e moltissimi sali minerali.

Caratteristica unica per un frutto è la presenza, nella sua polpa, degli acidi grassi essenziali, che sono quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare da altre sostanze, e devono essere introdotti tramite alimenti che li contengono ( Omega3 e Omega6).
Contiene quantità di licopene 17 volte superiori al pomodoro, quindi ha elevatissime capacità antiossidanti.

Non è facile trovare un frutto con il 5% di proteine e ricco di acidi grassi così benefici.

Ricchi di sali minerali e carotenoidi.

Goumi impieghi per la salute

Danno il loro meglio se consumati freschi, ma conservano molte delle loro proprietà anche dopo lavorazioni.

Hanno proprietà  molto utili nel trattamento e nella prevenzione di influenze e raffreddori, sono molto efficaci anche come ricostituente naturale, integratore di sali minerali, antinfiammatorio, oltre che studi recenti hanno dimostrato l’efficacia degli antiossidanti presenti nei suoi frutti contro la formazione di cellule tumorali.

La quantità notevole di acidi grassi e di fibre rende questi frutti ottimi per abbassare il colesterolo cattivo, anche sotto forma di marmellata.

Coltivare il Goumi

Pianta molto facile e adatta a tutti i climi. Cresce velocemente e fruttifica già dal secondo anno, circa 80-90 cm.

Si possono comprare giovani piante oppure partire da seme (metodo più economico)

di Cristina Burlone

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Cancerogene elenco sostanze che portano tumori

prodotti cancerogene tumori cancro

prodotti cancerogene tumori cancro

Cancerogene, elenco sostanze che causano tumori

 di Cristina Burlone

Quali sono le sostanze cancerogene che non vogliamo in ciò che compriamo:

Cancerogene sono quelle sostanze che comprovatamente portano alla formazione di tumori.
Molti di noi hanno rizzato le antenne e acquistano prodotti il più possibile naturali e sicuri anche per i nostri bambini.
Non sempre però leggendo la lunghissima lista di ingredienti o la composizione di detersivi, cosmetici, creme, ecc… sappiamo con certezza cosa lasciare sullo scaffale o quando dire “no grazie!”.
Di seguito c’è una lista di tutte quelle sostanze che in Italia sono ufficialmente identificate come cancerogene.
Spero che la stampiate e che passiate in rassegna i prodotti che avete in casa, farete scoperte sconcertanti.
Da notare che si trovano queste sostanze cancerogene anche in moltissimi prodotti “dermatologicamente testati“, in anti-zanzare per bambini, nelle pomate medicinali, nei saponi, detersivi, ecc…
Vi potrebbe anche interessare il nostro articolo sulla formaldeide.
Ho scritto queste sostanze cancerogene con il loro nome internazionale, visto che è così che le troviamo ormai sulla maggior parte dei prodotti.
Fateci sapere cosa scoprite, potrebbe interessare a molti!

Sono cancerogene:

DIHYDROXYBENZENE (O RESORCINOL)
BENZENDIOL (O HYDROQUINONE o BENZENEDIAMINE) ALUMINUM (chloride, hydrochloride, chlorohydrate, hydroxybromide, oxide, zirconium)
AMIDIMETHICONE
AMMONIUM PERSULFATE
BENZALKONIUMCHLORIDE
BORIC ACID
BRONOPOL (2-bromo-2- nitropropane-1,3-diol) BUTYLHYDROXYANISOLE (BHA)
BUTYLHYDROXYTOLUENE (BHT)
BUTYLPARABEN
CETEARETH
CHLOROACETAMIDE
COCAMIDE DEA
CI 73360
CI 60725
CITRONELLOL
CYCLOPENTASILOXANE
DEA-OLETH 3PHOSPHATE
DEA-CETYL PHOSPHATE
DIAZOLIDINYL UREA
DIBUTYL PHTHALATE
DIHYDROXYBENZENE
DIMETHICONE (e composti)
DISODIUM EDTA
DMDM HYDANTOIN
EUGENIOL
FORMALDEHYDE
FORMALIN
FORMIC ALDEHYDE
GERANIOL
HOMOSALATE
IMIDAZOLIDINYL UREA
IODOPROPYNYLBUTYLCARBAMATE
ISOBUTYLPARABEN
ISOPROPYL ACETATE
LAURAMIDE DEA
LANOLIN (e composti)
LAURETH (e composti)
LEAD ACETATE(e composti)
LECITHIN
LIGHT LIQUID PARAFFIN
LINALOOL
METHYL ALDEHYDE

METHYLBENZENE
MINERAL OIL
MONOETHANOLAMINE(MEA)
MYRISTAMIDE DEA
NONOXYNOL
OCTINOXATE
OCTYL-METHOXYCINNAMATE
OCTOXYNOL
OLEAMIDE DEA
OXYBENZONE ( O BENZOPHENONE-3)
PARAFFIN LIQUIDUM
PETROLATUM
PETROLEUM DISTILLATE
PEG (e composti)
PPG (e composti)
PHENOL (e composti)
PHENOXYETHANOL
PLACENTAL EXTRACT
POLYETHYLENE
POLYETHYLENE TEREPHTHALATE
POLOXYETHYLENE
POLYSILICONE
POLYSORBATE-80
P-PHENYLENEDIAMINE
PROPYL ACETATE
PROPYLENE GLICOL
PROPYLPARABEN
QUATERNIUM
SACCHARIN
SILICONE QUATERNIUM
SILOXANE (e composti)
SODIUM LAURETH SULFATE
SODIUM METABISULFATE
SODIUM METHYLPARABEN
STEARAMIDE MEA
TEA LAURYL SULFATE
TETRASODIUM EDTA
THIMEROSAL
THIOGLYCOLIC ACID
TOLUENE
TRICLOSAN
TRIETHANOLAMINE (TEA)
Ci siamo documentati su www.lilt.it

Purtroppo non sono tutte qui, ma è un buon inizio.

Un’alimentazione ricca di sostanze depurative e antiossidanti è un valido aiuto.

di Cristina Burlone