

Varietà di Zanguni o Crespigno o Sonchus
Esistono due specie di crespigno entrambi spontanei e molto simili tra loro:
- il Crespigno comune,Sonchus oleraceus, più tenero e dolce;
- il Crespigno spinoso, Sonchus asper, una varietà con foglie coriacee e spinose di colore verde-bluastro, simili a quelle del cardo.
- I fusti scarsamente ramosi e le foglie se tagliate secernono un liquido lattiginoso.
Al giorno d’oggi la maggior parte delle persone pensa di poter consumare solo verdure, frutta e ortaggi acquistati nei supermercati, che però sono molto più poveri di vitamine e sostanze minerali.
Incredibilmente gli esperti consigliano di evitare di mangiare le erbe spontanee perché il nostro organismo non è più abituato di assimilare la loro grande quantità di nutrienti.
Consumare gradualmente e in modo crescente queste verdure che, assieme ad uno stile di vita sano ed equilibrato possono contribuire a migliorare il nostro benessere
Comune su tutto il territorio italiano. Cresce in prossimità di coltivazioni, nei terreni rurali, negli uliveti, nelle vigne, lungo i cigli delle strade, in mezzo alle aiuole spartitraffico, è presente anche nei centri abitati tra le fessure dei marciapiedi o accanto a vecchi muri.
Curiosità: specie conosciuta fin dall’antichità, il nome risale a Teofrasto ( III e II secolo avanti Cristo ). Plinio il Vecchio ci tramanda che Teseo prima di inoltrarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro si nutrì con un bel piatto di grespino comune.
IMPORTANTE: consumate le piante solo se siete assolutamente sicuri della specie a cui appartiene. Raccogliete le piante destinate al consumo umano lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti, torrenti inquinati, stalle ecc.
Coltivazione del crespigno
Il crespigno è una pianta che può essere facilmente coltivata nell’orto ed anche in vaso in quanto non richiede nessuna cura. Cresce bene e si sviluppa rigogliosa all’ombra e in pieno sole. Si adatta a qualunque tipo di terreno e si accontenta delle piogge ed escluso i mesi invernali è praticamente presente tutto l’anno.
Moltiplicazione Crespigno
La pianta si riproduce spontaneamente per seme. Se si intende riprodurla basta raccogliere i semi che maturano dopo la fioritura e stratificarli in un qualsiasi tipo di terreno e anche in una zona riservata dell’orto o del giardino.
Parti utilizzabili del Crespigno e raccolta
Tutte le parti della pianta del Crespigno sono commestibili: radici, fusti e foglie.
La pianta è a disposizione praticamente tutto l’anno ma il periodo migliore per la raccolta è la primavera, stagione in cui è più ricca di principi attivi, i tessuti più succosi e il sapore decisamente più dolce.
La raccolta si pratica cimando con le mani i germogli più teneri o recidendo con un coltello ben affilato l’intera pianta alla base, senza estirpare la radice.
Il taglio non compromette la salute dello Zangune in quanto in breve tempo, come la lattuga da taglio, rigenera tutte le sue parti verdi.
Uso alimentare
Il Sonchus è una pianta spontanea ricca di sali minerali come ferro, calcio e fosforo, di vitamine e fibre. Per l’elevato contenuto di omega 3, è un alimento adatto a combattere i radicali liberi, le malattie cardiovascolari e per i vegetariani costituisce un valido sostituto del pesce.
In cucina, in quasi tutte le regioni italiane, gli Zanguni trovano largo impiego sia crudi nelle insalate miste sia cotti nei minestroni o come ripieno di tortellini o ravioli.
Le foglie lesse sono ottime condite con olio e limone o saltate in padella con aglio e olio sono un ottimo contorno.
Proprietà terapeutiche del crespigno
A questa pianta erbacea sono riconosciute molteplici proprietà terapeutiche: contrasta i radicali liberi; depura l’organismo favorisce la diuresi; contrasta la formazione della cellulite;
Protegge il fegato, stimola la formazione della bile.
E’ un ottimo rimineralizzante in quanto fornisce tutti i sali minerali (macro e microelementi) indispensabili per l’accrescimento e utilissimi per la regolazione delle attività biologiche dell’organismo.
Nella medicina popolare, il crespigno veniva usato come cataplasma per la cura e la cicatrizzazione ferite lievi.
Questa pianta veniva impiegata in erboristeria per le sue proprietà depurative, diuretiche, epatodetossicanti e sopratutto per la sua azione coleretica(stimolante la bile), ma oggi quasi completamente trascurata. La radice si usava, tostata, come surrogato per il caffè, come la cicoria.